Quali sono gli effetti del Covid-19 sul traffico aereo nel biennio 2020-2022
- Ritardi dei voli domestici autunno 2021
- Quali sono gli aeroporti soggetti a ritardi?
- La situazione negli aeroporti italiani
- Quasi la metà dei voli è sempre in ritardo
- Da cosa è causato il ritardo degli aerei?
- Statistiche crisi del settore e riduzione voli
Nell’ ultimo biennio la pandemia di Covid19 ha causato non pochi problemi ai passeggeri in transito nei vari aeroporti nazionali e internazionali. A causa di numerosi disagi al traffico aereo, i disservizi registrati sono aumentati. In questo articolo affronteremo gli effetti della pandemia sul traffico aereo con i relativi disagi recati ai passeggeri, ad esempio ritardi o cancellazione di un volo, per i quali spesso è possibile chiedere il rimborso.
Secondo quanto afferma la IATA, the International Air Transport Association che controlla il traffico aereo internazionale, dalle previsioni cominciano ad emergere alcuni segnali positivi dopo quasi due anni in cui il comparto ha subito un vero tracollo.
Se si prendono in considerazione i dati del 2020, le perdite del settore ammontano a circa 137,7 miliardi di dollari; nel 2021 con la pandemia sono andati in fumo 51,8 miliardi di dollari ma secondo le previsioni nel 2022, 11,6 miliardi di dollari dovrebbero rientrane nelle casse delle compagnie aeree.
Le perdite totali del settore nel biennio 2020-2022 dovrebbero raggiungere i 201 miliardi di dollari.
Per limitare i danni le compagnie aeree hanno dovuto ridurre significativamente i costi, adattandosi ad una situazione di emergenza con meno passeggeri e meno tratte. Tuttavia, come dicevamo, si intravede una ripresa per i prossimi mesi.
Il 2020 resta comunque l’anno peggiore nella storia del trasporto aereo. La IATA ha registrato un crollo nel traffico di passeggeri globale del 65,9% rispetto al 2019, con -75,6% per i voli internazionali e -48,8% per quelli nazionali. Una prima significativa ripresa si è vista in alcuni paesi europei durante l’estate. Tuttavia lo stop autunnale e la quasi totale assenza dei passeggeri durante le feste natalizie ha causato un ulteriore crollo e ingenti danni economici.
Il crollo più significativo si è registrato nel continente asiatico, con un -80,3% rispetto al 2019 e quasi il 95% durante il periodo natalizio a causa dei lockdown generalizzati. Nel 2020 il traffico aereo europeo ha subito un crollo del 73,7% rispetto al 2019 e di un -82,3% a dicembre.
Anche per i passeggeri è un periodo difficile. A causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, infatti, sono state introdotte una serie di restrizioni in continuo aggiornamento, che spesso provocano impedimenti all’imbarco o addirittura rientri forzati all’aeroporto di partenza. Questo di certo non contribuisce alla ripresa del settore, dirottando i viaggiatori su altri mezzi di trasporto.
Ritardi dei voli domestici autunno 2021
Ad ogni modo dal 2022 il settore dovrebbe registrare una netta ripresa, con un notevole incremento di voli e di passeggeri trasportati. Questo potrebbe provocare anche un incremento dei ritardi aerei.
Secondo i dati pubblicati da Eurocontrol, l’organizzazione internazionale che si occupa di gestire e monitorare il traffico aereo in Europa, nel 2021 un volo su tre ha registrato un ritardo e il tempo trascorso dai passeggeri sull’aeromobile è risultato di 15,8 minuti più lungo del previsto. Il dato annuale è pari a 14,7 minuti.
Quali sono gli aeroporti soggetti a ritardi?
Secondo quanto riporta Eurocontrol, gli aeroporti che hanno registrato un maggior numero di ritardi sono venti e vengono suddivisi per i ritardi alla partenza e all’arrivo. In merito ai ritardi, ad aprire la classifica del 2018 è Londra Stansted, seguita da Colonia e Lisbona.
I passeggeri in partenza da uno di questi scali hanno aspettato una media rispettivamente di 24, 23 e 22 minuti prima del decollo. Il calcolo si basa su tutti i voli in partenza. Tenendo in considerazione solamente i voli in ritardo la media risulterebbe di 36 minuti circa per Londra, 39 per Colonia e 33 per Lisbona.
A dominare la classifica dei ritardi è il Regno Unito con sei aeroporti su venti. Il Regno Unito è, infatti, lo Stato ad aver registrato il numero più elevato di ritardi a causa di condizioni meteo sfavorevoli.
Di seguito gli aeroporti con un aereo su due in ritardo.
- Londra Stansted (67,7%),
- Luton (62,1%),
- Gatwick (52,8%),
- Birmingham (51,2%),
- Manchester (54,6%),
- Bristol (54,3%).
In merito ai voli nazionali, l’ultimo posto è occupato da Milano Malpensa, dove a partire in ritardo è il 50% dei voli. L’attesa media registrata è di 30,7 minuti sulla base dei voli in partenza in ritardo e 17 minuti sulla base di tutti voli in partenza.
In merito ai disagi causati all’arrivo, gli aeroporti sono gli stessi citati in precedenza. Al primo posto, troviamo sempre Londra Stansted e a seguire Colonia.
A registrare un ritardo medio di 15,2 minuti è l’aeroporto di Bergamo. A seguire troviamo l’aeroporto di Malpensa con 15,9 minuti di media generica.
La situazione negli aeroporti italiani
Una delle tratte più monitorate nell’ultimo biennio è stata Roma Fiumicino – Barcellona che ha registrato un ritardo medio alla partenza con circa 28 minuti. Un’altra tratta nel mirino è quella che collega l’aeroporto di Roma Fiumicino a Catania sia all’andata che al ritorno. Anche su questa tratta i passeggeri aspettano una media di 29 minuti da Roma, in partenza da Catania, invece, 31.
Quasi la metà dei voli è sempre in ritardo
Le statistiche mostrano anche come le percentuali dei ritardi al decollo superino quelle all’atterraggio. Infatti, la percentuale dei voli in ritardo all’arrivo nel 2018 era del 42,8%, quelli alla partenza quasi del 50%. Da allora i ritardi aerei continuano ad aumentare, ai danni dei passeggeri sempre più esposti a questo rischio, ma vediamo quali sono le cause più frequenti di questo disservizio.
Da cosa è causato il ritardo degli aerei?
Tutti i ritardi che si verificano e i relativi orari sono registrati da Eurocontrol che appunta ogni secondo perso dai veicoli suddividendoli secondo un codice specifico. Solitamente, il problema principale del disagio è l’effetto domino che si verifica quando mezzi e personale in arrivo da una destinazione registrano un ritardo.
A seguire, ci sono tutti i problemi interni alla singola compagnia aerea, come carico e spedizione dei bagagli, problemi tecnici all’aeromobile o al servizio handling, eventuali problemi causati dai passeggeri o dall’equipaggio. A rappresentare un’eccezione sono le condizioni meteorologiche, i fattori politici come le decisioni dei governi per motivi di sicurezza e immigrazione o gli scioperi.
Statistiche crisi del settore e riduzione voli
Per i passeggeri tutti questi disservizi hanno provocato e continuano a provocare non pochi disagi. Abbiamo affrontato più volte l’argomento, offrendo ai passeggeri consigli utili sulle tutele previste in caso di ritardo aereo o cancellazione del volo e come attuarle.
Vi rimandiamo all’articolo nel quale troverete tutto ciò che c’è da sapere in caso di problemi con il volo
Ritardo aereo o cancellazione di un volo: quando è possibile fare richiesta per il rimborso?
Vi ricordiamo che la compagnia è tenuta sempre ad assistervi e ad offrirvi rimborsi e indennizzi, ove dovuti.
Prima della partenza è buona abitudine informarsi sulle regole e norme previste a tutela dei passeggeri in modo da poter rivendicare i propri diritti nel caso di disservizi e disagi.
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